Le seconde impressioni
Seconde perchè le prime sono ormai vecchie di ventisette giorni, e non sarebbe corretto passarle per fresche. Ma andiamo al dunque:
- Clima. Freddo, ma davvero sopportabile. E lo dice uno che gli amici chiamano "il talebano" perchè a latitudini a sud di Tunisi veste guanti e berretto di lana. Neve: finora non tantissima. Ma bellissima. Soffice... Mmm...
- Persone. Si distinguono due categorie: gli Erasmus e i locali (o, come direbbe un simpatico professore francese, the liquid strangers and the solid strangers. Seguirà post in proposito...). I primi sono sicuramente più socevoli, parlano tutti inglese, . I secondi sono un po' più timidi, biondi e cerulei, e parlano inglese meno spesso. Ma quando lo parlano... Lo parlano come si deve. Il mio pescivendolo di fiducia, qui, parla 7 lingue: finlandese, svedese, inglese, francese, spagnolo, italiano, greco. E invece di lavorare a Bruxelles, taglia carcasse di animali acquatici...
- Automobili. Sembrano quelle che si vedevano in Italia 20 anni fa. Incredibile! Ammiro questi nordici puliti e tecnologici che non si curano dell'estetica se non prima della sbronza quotidiana. La macchina non è così utilizzata, e va in secondo piano. Ma le case sono mediamente più tecnologiche delle nostre, e un pc è ovunque.
- Paesaggio. Magnifico. Passare sull'Aura ghiacciato per metà mentre due stormi di uccelli neri ti volano a due metri sopra la testa è davvero emozionante.
- Cibo. Beh, questo merita un post apposito... Coff, coff...
- Università. Che dire... Il rispetto dei professori verso i docendi è esemplare. Lo si trova anche in Italia, ma quando lo trovi dici ai colleghi: quello lì, quello sì è una persona ammirevole. E poi ti senti seguito. Riguardo le materie: qui si è più orientati all'IT che all'informatica. Non era quello che mi aspettavo, ma è ottimo: è qualcosa di complementare al mio bagaglio (a mano) culturale.
- Linux. Non ce l'ha quasi nessuno!!! Ho trovato un difetto della Finlandia. Patria di Linux... Ma evidentemente nemo sistema operans profeta in patria.
Pensiero del giorno: sweet euphoria!
Canzone ascoltata: Chris Cornell, Pillow of your bones