domenica 20 maggio 2007

Strange strangers

Ed ecco, come promesso, due tizi particolari, incontrati lo scorso mercoledì ad Onnela. Nella foto a destra: Carlo sta per scattare la foto con me e Belen quando, ad un tratto, un perfetto sconosciuto salta fuori e si piazza al centro della foto. Si intravede nei miei occhi un che di sorpresa; lì per lì, non ho saputo come reagire... Poi, si mette a ridere. Non abbiamo la minima idea di chi sia né come si chiami, ma di sicuro è un tizio simpatico (o con manie di protagonismo). Dopo lo scatto si è scusato e poi ha continuato a ridere con i suoi amici...

Ma la perla della serata è la foto a sinistra: io e Carlo volevamo una foto con entrambi, così abbiamo chiesto ad un tizio che passava di scattarla. Il tizio, gentilissimo, prende la macchina, inquadra i soggetti e scatta. Poi ci ridà la macchina e se ne va. I più acuti avranno notato che in foto io e Carlo non ci siamo... Cosa è successo? Semplice: il tizio ha messo la macchina fotografica al contrario, e si è fotografato la faccia. Capisco che il locale era un po' buio, e forse il novello Toscani aveva alzato un po' il gomito... ma non accorgersi che il flash è stato dalla sua parte, è un po' troppo! Appena ce ne siamo accorti abbiamo riso per una mezzoretta... Se qualcuno lo conosce è pregato di fornirmi un suo recapito. Vorrei congratularmi con lui. No, non lo ha fatto apposta.

Pensiero del giorno: ah, se la flash card della macchina fotografica di Carlo potesse parlare!

Canzone ascoltata: Incubus, Battlestar Scralatchtica

Quiz per cuochi

Cosa stanno per addentare i nostri intrepidi eroi? Un dolce di pastafrolla? Una millefoglie? Una torta margherita?

La risposta non è semplice come sembra. Era parte di uno scherzo non molto riuscito... Ma per fugare ogni dubbio circa il fatto che non siamo solo noi "quelli strani", il prossimo post sarà dedicato ad altri due tizi strani...

Pensiero del giorno: a volte è molto meglio lasciar spazio all'immaginazione, piuttosto che fugare ogni dubbio razionalmente.

Canzone ascoltata: Head Automatica, Brooklyn is burning

Quiz per informatici

Qual è la nave più sicura al mondo? Ma è chiaro: la SSL.
Prima di salire a bordo, durante l'handshake, ti dicono: "Benvenuto! Ci direbbe, per favore, un numero casuale da 0 a 4294967295?". Poi ripetono il numero che hai detto loro. Ti danno una passata con AES, e ti spediscono un pezzo alla volta...

E si trova proprio a Turku, attraccata lungo l'Aura.

I non informatici clicchino qui (se proprio ne hanno voglia).

Pensiero del giorno: qui i casi sono due: o uno si scompiscia dal ridere, o comincia a preparare sassaiole e ritorsioni varie per il mio ritorno. Credo la seconda.

Canzone ascoltata: House of Pain, Jump Around

venerdì 18 maggio 2007

Viaggio nella bat-caverna

Venerdì 11 maggio era il giorno di visita a Batman e i suoi amici. Beh, si fa per dire: era la data di un viaggio naturalistico alla ricerca di pipistrelli, e non era di giorno ma in tarda serata. Un biologo della Rocha Finland, dotato di una apparecchio che rileva gli ultrasuoni (e, di conseguenza, la presenza di pipistrelli), avrebbe dovuto guidarci alla ricerca dei simpatici animaletti in riva ad un laghetto a mezz'ora da Turku. Perché uso il condizionale? Perché per vari motivi sono arrivato un minuto in ritardo, e ho perso l'autobus. Quindi, niente bat-caverna per me e per Duygu (una ragazza turca che ha perso l'autobus con me).

Adesso, ripensando a quella sera, penso che in fondo non è stata poi una così grave perdita. Innanzitutto i superstiti della spedizione hanno raccontato di essere stati un'ora fermi al gelo per veder passare uno-due pipistrelli in totale; poi, ho letto che il morso dei pipistrelli non è infrequente, quando si sentono disturbati, e nella maggior parte dei casi trasmette all'uomo la rabbia. Perché si sarebbero dovuti sentire in pericolo, in mia presenza? Perché quella in foto è stata la mia cena di venerdì: una confezione intera di fagioli, pane integrale, vino rosso, un goccio di Salmiakki Koskenkorva (bevanda alcolica alla liquirizia cui prima o poi dedicherò un post). Insomma: una digestione difficile. Un attimo di debolezza, e i pipistrelli si sarebbero di certo sentiti in grave pericolo...
Infine devo constatare - e forse è l'unica motivazione seria - che la sera di venerdì è stata particolarmente proficua, per lo studio. Qui i risultati ottenuti con Java e qualche lezione del corso Fractals (più una rispolveratina di un linguaggio inventato alle superiori). Mi chiedo cosa avrei potuto realizzare invece del viaggio in Lapponia.

Un topino passeggia con la sua mamma. Ad un tratto vede un pipistrello volare e, meravigliato, esclama:
- Guarda, mamma! Un angelo!

Pensiero del giorno: durante il mio periodo da studente Erasmus, Babbo Natale l'ho già incontrato; incontrare anche Batman sarebbe stato un po' troppo.

Canzone ascoltata: MC Hammer, You can't touch this

Due parole sugli "ordinatori"

Qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi perché solo noi Italiani non abbiamo tradotto quasi alcuna parola informatica? Forse perché non abbiamo idea del significato? Perché "fa figo"? O perché l'impatto con l'informatica non sia traumatico (ma, se questo è il motivo, la lungimiranza non ha dato i risultati sperati)?

Capisco la mancata traduzione per tecnicismi come bus, dual layer o i nomi di alcuni algoritmi (e.g. bubble sort). Ma perché il computer si chiama ordinateur in francese, computadora in spagnolo (ordinador in catalano), dator in svedese, tietokone in finlandese (tieto = conoscenza, kone = macchina) e rimane computer in italiano? Anche in siciliano non cambia, quando perfino il latino si è adattato... Perché il mouse si chiama maus in tedesco, ratón in spagnolo (ratolí in catalano), souris in francese, hiiri in finlandese, datormus in svedese e rimane mouse in italiano? Almeno per hard disk abbiamo disco rigido (tedesco festplatte, spagnolo disco duro, francese disque dur, finlandese kiintolevy), anche se è meno usato. Ho scoperto anche che drag & drop in francese è glisser-déposer...

Ultima chiccha: una volta il nome del menu principale di Windows, nella versione italiana, era Avvio. Adesso è il menu Start. Ma, ovviamente, in spagnolo è Inicio, in francese Démarrer, in finlandese Käynnistä...

In foto: la tastiera del computer portatile di Katerina, una ragazza greca. Curiosamente, la lettera Ξ è associata alla J, l'Η (eta, η) con l'H (acca) e la Ω con la V; ma non era meglio associare la Ω con la W, dove invece c'è la Σ finale (ς)? Forse la disposizione è stata decisa in base alla frequenza di utilizzo (come nelle tastiere QWERTY), e non solo in base alla somiglianza tra le lettere. Con ALT+SHIFT si cambia il sistema di input da caratteri greci a caratteri latini, e viceversa. Ora so come fa Katerina a scrivere in chat con entrambi gli alfabeti nella stessa frase...

Pensiero del giorno: ma noi italiani, siamo troppo furbi o troppo ignoranti?


Canzone ascoltata: Bumblebeez 81 - Vila Attack (M83 Remix)

I potenti mezzi dell'ICT

Ho già accennato alle porte che si aprono con la sola vicinanza della chiave magnetica, alla stanza multimediale completamente insonorizzata, ai rubinetti con sensore ottico e ad altre piccole e costose meraviglie tecnologiche presenti al dipartimento, qui a Turku. Ma non si pensi che sia tutto rose e fiori... Perché il sistema per gestire il (mega-nuovissimo-potentissimo) videoproiettore presente in ogni aula richiede prima di tutto di accendere lo stesso; e il pulsante di accensione si trova solo sul proiettore, sospeso in aria a 2,1 metri di altezza. Come fare, allora? Semplice: 1. Sali su sedie e banchetti per raggiungere il fatidico pulsante 2. Usi l'apposito bacchettone di legno fornito in qualche aula. Un po' primitivo, non vi pare?

Per la materia Interactive Communication Systems propongo come progetto finale un sistema di puntamento ottico basato su webcam (in foto). Il professore è entusiasta dell'idea; mi servono - gli dico - "solo" due webcam ad alta risoluzione, pensando ingenuamente che, se hanno i rubinetti da 180 euro, avranno pure una webcam da 18... E invece no. Webcam disponibili: una (personale del professore). Risoluzione massima: 640x480 (ma solo se il refresh scende a 10 Hz). L'altra l'ho dovuta portare da casa (risoluzione massima: 350xqualcosa), per gentile concessione di Brian. Va bene, almeno mi daranno qualcosa per attaccare le webcam al muro... Unico strumento disponibile: un rotolo di scotch. Di quelli che la notte collassano, per cui dopo 11 ore di lavoro consecutive (e 3 ore di sonno) la mattina ho dovuto ri-calibrare tutto il sistema. Alla faccia dei potenti mezzi dell'ICT!

Le care, vecchie contraddizioni esistono anche qui. Metterò presto online una foto dei lavandini (puntualmente forniti di sapone e tovaglioli) presenti in ogni aula, anche in aula magna. Magari serve dopo qualche lezione di biologia, o chimica? No, qui insegnano solo IT. Forse per lavarsi le mani dal gesso? No, le lavagne sono a pennarello. Allora erano a gessi prima della costruzione dei lavandini? No, il palazzo è stato costruito l'anno scorso. Ma allora a che serve un lavandino per ogni aula? Insomma, non hanno idea di cosa sia un bidet, talvolta il sapone liquido nei bagni a fine giornata è ancora sigillato, ma dopo un'ora di lezione sui processi lavorativi aziendali sentono proprio il bisogno di lavarsi le mani...

Mah.

Pensiero del giorno: "non hanno idea di cosa sia un bidet" suona meglio di "vanno in giro coi tarzanelli nel ****", vero?

Canzone ascoltata: Tom Waits, Goin' Out West

venerdì 11 maggio 2007

Se questa è una pizza

Non so se per compensazione, nostalgia o semplicemente "mancanza cchi 'ffari", ma in questi giorni mi sono dato alla cucina. Dopo un veloce rodaggio al ritmo di crêpe alla nutella (dove la parte più difficile è stata trovare al supermercato una farina non integrale), mi son dedicato a biscotti al cioccolato, pizza e salame turco. I biscotti sono venuti durissimi (troppo cotti?), ma con molta pazienza si possono sgranocchiare; la pizza è venuta troppo sottile (sebbene l'impasto sia rimasto a lievitare per circa 3 ore), il bordo duro e il sapore un po' insipido; il salame turco - almeno quello, fatto con gli oro saiwa portati a Pasqua dall'Italia - è venuto buonissimo (tant'é che ogni tanto trovavo i salami dimezzati nel freezer). Mi dispiace non essere riuscito a rappresentare minimamente la gastronomia italiana (se avessi avuto la macchina fotografica nel momento in cui le persone addentavano i biscotti...), ma il mio obiettivo non era così ambizioso. E l'ultimo grosso, succulento, ipercalorico salame turco se n'é andato per recuperare un'amicizia... A causa di disguidi che non approfondirò in questa sede.

In foto: il rito di preparazione dell'assenzio di cui ho accennato nel post precedente.

Pensiero del giorno: vale di più un salame turco o un'amicizia che, comunque, tra venti giorni perderai per sempre?

Canzone ascoltata: Wolfmother, Joker and the Thief

Correva quest'anno

Era il 26 gennaio. Il Lapland trip era ancora solo un progetto. Incredibile come il tempo sia letteralmente volato via da allora! Eravamo a casa di Iivari, il mio tutor (nella foto è appena a destra del tizio col cappellino, Alex) e abbiamo visto Häjyt, un film made in Finland con risvolti comici e tragici. Anche in Finlandia c'è la (ottima) usanza di camminare scalzi dentro casa. Conosco un paio di persone in Italia che sarebbe meglio far entrare in casa tenendo le scarpe... anche qualora le scarpe fossero stivali appena usati per il guado di una palude.
Dopo che me ne andai, quella sera, si diedero all'assenzio. Ma - mi dicono - non fu una bella esperienza.

Pensiero del giorno: c'è una punta di tristezza nell'usare il passato remoto quando parli di te...

Canzone ascoltata: Guano Apes, Pretty in Scarlet

mercoledì 9 maggio 2007

Levi flashback

Riordinando (si fa per dire) le foto della Lapponia, Levi sembra già lontanissima; sia nel tempo che nello spazio. Pensando adesso a cosa abbiamo vissuto, mi sembra tutto un grande sogno lucido. Non ricordo diverse cose. Per esempio, Carlo stava meditando o soppesando due macchine fotografiche? E poi eravamo solo noi tre in giro, chi può aver scattato la foto?

Ok, basta stupidaggini: è un banale montaggio.


Pensiero del giorno: è difficile partorire più di un pensiero del giorno al giorno.

Canzone ascoltata: Elio e le Storie Tese, La vendetta del fantasma formaggino

Se questo è un investigatore

Non sfidate quest'uomo. Deve trattarsi di un genio linguista, per giocare ad un gioco investigativo in una lingua ugro-finnica. Dallo sguardo si evince subito la perspicacia nell'interpretazione delle informazioni, la sagacia nell'individuare i più sfuggevoli indizi, la spietata e inarrestabile indole investigatrice del suo animo. Non si direbbe proprio che a Cluedo ha perso 3 partite su 3...

Piccola nota: nei finali, Cluedo è solo un gioco di fortuna, se per dare la soluzione finale devi per forza arrivare nelle scalette centrali (con i tuoi amabili compagni di gioco che continuano a richiamarti nelle varie stanze per darti del colpevole).

Nella foto a destra: un suo avversario durante la stessa partita.

Pensiero del giorno: Devil's in details.

Canzone ascoltata: Bleubird, Pre-fab Housing

lunedì 7 maggio 2007

L'eclissi di luna

Certo, maggio è un po' tardi per parlare di un'eclissi avvenuta il 3 marzo. Ma ho scaricato solo oggi il video dalla videocamera... E la foto del giorno è ottenuta, appunto, da due fotogrammi di quel video. C'è solo un impercettibile ritoccamento: la prima luna era quella visibile a circa 20 minuti dall'apice dell'eclissi, mentre la seconda era visibile ad un minuto dal massimo. E al primo che chiede "E la foto dell'eclissi totale?", risponderò che si trova anch'essa nel montaggio...
Piccola nota tecnica: non avevo il tempo di regolare manualmente il bilanciamento del bianco; dunque, la sfumatura rossastra tipica di questo tipo di eclissi è andata perduta nel passaggio tra obiettivo e nastro magnetico.

Pensiero del giorno: la luna si nasconde e si arrossa; probabilmente è imbarazzata. Cosa avrà pensato?

Canzone ascoltata: Foo Fighters, Virginia Moon

domenica 6 maggio 2007

Un post al giorno...

...sarebbe l'obiettivo per maggio, se non si fosse capito. Quindi devo ancora recuperare qualcosa. Potrei mettere in palio qualcos'altro e indire un nuovo concorso: cosa stanno facendo i tizi nella foto? Ma preferisco dare subito la soluzione, onde evitare la formulazione di imbarazzanti (quanto errate) ipotesi. I tizi in foto (si intravedono Trent e Ula) partecipavano ad un gioco a squadre il cui scopo era quello di raccogliere dalla bacinella gialla quante più palline di alluminio possibile. Quello che non si vede nella foto è che c'era un forte vento freddo, e che per prendere le palline dalla bacinella era necessario inzupparsi di acqua gelida la testa e il collo. Ovviamente siamo ad un party Erasmus, che si è svolto a Ritzinkuja (è un villaggio studenti); tale nome è usato talvolta anche come sinonimo di Inculonia, per via della lontananza dal villaggio studenti principale.
Passo molto tempo a fare foto e video piuttosto che a vivere davvero queste esperienze. Però in situazioni come questa non è male essere spettatore e non protagonista...

Pensiero del giorno: "Il saggio mette un pizzico di sale in ciò che dice, e un pizzico di zucchero in ciò che sente".

Canzone ascoltata: Fatboy Slim, That old pair of jeans

Abbiamo un vincitore (che ha barato)

Il sedicesimo (se non erro) commento del post riguardante il quiz è la riposta corretta. Ma c'è un ma... Prima parliamo della soluzione.
L'osservatore attento avrà notato che i soldi nella foto sono falsi (specimen), e sono copie di valute differenti (sterline e dollari americani). Avrà anche notato che il nome del file (nonché titolo della pagine nel browser, se si clicca sulla foto) è "Urinetown+impressive". Cos'è Urinetown? Basta cercare con Google per capire subito che si tratta di un musical... Mmm, forse la foto riguarda artifizi di scena? Forse ci troviamo nel backstage di un teatro? Googliamo allora "urinetown turku" e in 0,06 secondi (complimenti a Google) troviamo questa pagina, dalla quale (al momento in cui scrivo) si evince subito che all'Åbo Svenska Theater di Turku fino al 30 aprile 2007 è andato in scena proprio Urinetown. Nei dati EXIF della foto (che un lettore ha analizzato) si trovano, per una eventuale conferma, la data e l'ora esatte in cui è stata scattata la foto: 13 aprile 2007 alle 17:34. E qui vediamo che proprio il 13 aprile alle 19:00 è andato in scena Urinetown (poco più di un'ora più tardi).
La soluzione, dunque, è: in foto sono probabilmente ripresi oggetti di scena nel backstage dell'Åbo Svenska Theater di Turku (ma "di un teatro" andava bene lo stesso).
Ora spieghiamo perchè il vincitore non ha vinto il biglietto della Viking line: il nome "Anonimo conoscitore di pissis" è molto sospetto, in quanto Pìssistan è la traduzione letterale di Urinetown in svedese. E chi può saperlo meglio di qualcuno che ha visto il musical in svedese nel teatro svedese di Turku (sentendo un migliaio di volte gli attori urlare questa parola)? L'anonimo commentatore è Carlo, che era insieme a me quel giorno. Motivo per cui, a mio insindacabile giudizio, è escluso dal concorso... :)
Nelle foto: la stanza dove è stata scattata la foto "impressionante", con altri oggetti di scena (tra cui finti uccelli morti, cibo e un amletico teschio umano); io che p... ehm... osservo la locandina del musical; un famoso attore nel suo caloroso camerino.

Pensiero del giorno: questa storia sarebbe davvero degna di un libro giallo, e per più di un motivo...

Canzone ascoltata: Head Automatica, Scandalous

Una serata sfocata

"Anni come giorni volati via, brevi fotogrammi o treni in galleria... cosa resterà?" Qualcuno avrà riconosciuto il testo di questa canzone (no, non è quella del giorno). Sonja, una ragazza francese che abita nel nostro stesso piano, sta per partire. Tornerà in Francia la settimana prossima, dopo aver salutato degli amici ad Helsinki e aver fatto non so cos'altro; l'anno prossimo sarà nuovamente in Finlandia perchè ha ottenuto un contratto con l'università di Helsinki e insegnerà francese. Noi non torneremo (e non mi struggerò più di tanto per questo), ma il succo è: con Sonja non ci vedremo mai più. Ora, se lei se ne fosse già andata, la malinconia sarebbe già finita; "purtroppo", però, lei abita ancora in questo piano, ma non pranza/cena più con tutti gli altri in quanto è fuori tutto il giorno a salutare le ultime persone e sbrigare le ultime faccende. Sapendo che non avrebbe avuto più tempo, qualche sera fa ha voluto cucinare per tutti in nome di una sorta di cena d'addio. Il risultato è che ci troviamo in una specie di limbo in cui l'addio c'è già stato, ma lei non se n'è ancora andata... E questo ci ha fatto riflettere: tra una ventina di giorni il 90% degli studenti Erasmus ripartirà, portando con sé sciami di ricordi felici di un periodo trascorso con migliaia di perfetti sconosciuti. Insomma, questo ci ha fatto capire che siamo tutti in questa specie di limbo: non ci siamo ancora detti addio, ma sappiamo benissimo - senza falsi romanticismi, o futili consolazioni - che per la maggior parte di noi sarà un vero "addio": non ci rivedremo mai più. E cosa rimarrà agli altri di ognuno di noi, al termine di questo viaggio? Lo sapremo tra qualche anno. Per ora, tutto quello che mi rimane è una foto sfocata dell'ultima sera in cui abbiamo cenato insieme, dimenticando per qualche ora di essere dei "perfetti sconosciuti". In foto: Sonja, Anna, Karoline, Eugenio, Carlo, Brian.

Pensiero del giorno: in fondo, siamo tutti in un grande viaggio; questo vuol forse dire che siamo tutti dei perfetti sconosciuti? Io direi che è vero il contrario: forse non è possibile essere perfetti sconosciuti.

Canzone ascoltata: Marcy Playground, Sex & Candy

mercoledì 2 maggio 2007

La sauna al mentolo

È proprio stata una rivelazione. Entri in una stanza con una fittissima nebbia bluastra; la visibilità, per quelli con 11/10, è inferiore a 30 cm; anziani e ipovedenti brancolano nella foschia, in cerca di appigli saldi. Al centro, una specie di sfera blu; capisci subito che il penetrante odore di mentolo proviene da lì. La prima entrata nella stanza è come un sogno, o un viaggio mistico; poi capisci che è tutto reale, le pareti e il pavimento sono bollenti, e si tratta semplicemente di... una sauna. In Finlandia la sauna è d'obbligo, e i finnici veraci volano oltre gli ottanta gradi centigradi per arrostire ben benino i pori della pelle. Sono così orgogliosi del fatto che "sauna" è l'unica parola finlandese usata in tutto il mondo! Chi avrebbe il coraggio di dire loro che in fondo è solo una stanza umida e bollente? (ma poi, è davvero solo questo?)
Certo, c'è anche la sauna "normale", con aria trasparente torrida. Ma chi la considera più? E tutto attorno, piscine, piscinette, scivoli, idromassaggi, e una piscina (riscaldata!) all'aperto, cui è possibile accedere nuotando dall'interno. Siamo all'Holyday Club Caribia (in foto), e l'ingresso studenti costa 6,50 € per ben 2h e mezza di goduria. Perchè non me lo hanno detto qualche mese fa? Forse perchè non avrei studiato più di tanto. E ancora non mi sono informato sulle terme!
Dimenticavo un piccolo particolare: l'Holyday Club Caribia dista circa 20 metri dallo student village...

Pensiero del giorno: meraviglioso fuso orario, grazie al quale sono in tempo per il post del 2 maggio.

Canzone ascoltata: The Mooney Suzuki, Alive and Amplified

martedì 1 maggio 2007

L'inizio della fine

Maggio. È iniziata la fine: i primi studenti partono, le ultime feste vengono organizzate, arrivano via email i primi reminder delle cose da fare prima di andare via ("...mi raccomando, chiudi il conto in banca, disattiva la scheda telefonica, di' alla polizia che lasci il paese."). Tanto accoglienti al tuo arrivo, tanto freddi in prossimità dei congedi. Una nota di amarezza comincia a farsi sentire, e sono tutti un po' più svogliati e meno attivi ("Tanto fra qualche settimana ce ne andiamo..."); cominci a comprare solo cose che mangerai al più la prossima settimana, e la cosa in fondo non ti dispiace affatto: tra poco - evviva! - si torna al cibo italiano. Forse è il momento buono per lo sprint finale, in ambito di studio; o, forse, è il momento buono per cominciare a tirare le somme su questa esperienza. E sei in bilico tra due abissi: gli affetti, che ti mancano da morire e che non vedi l'ora di riabbracciare, e le prime nostalgie per una città in cui, in fondo, non era così male vivere; e poi, tutti questi single serving friends, cui ti stai appena affezionando...

Ma lasciamo da parte la tristezza: avremo altro tempo da dedicarvi. In questi giorni la città è stata in festa per il Vappu, e vorremmo essere in festa anche noi. Nella foto, che non rende giustizia alla quantità di persone presenti, si intravedono i tipici cappelli bianchi studenteschi che, alle 6 in punto del giorno prima del Vappu, tutti possono indossare; siamo sulla Vartiovuori hill, e altre foto si trovano nell'album online citato nei link laterali.

Pensiero del giorno: il concetto dei single serving friends tratto da Fight Club ("Aaahh, finalmente l'ha spiegato!") è più profondo di quanto si pensi.

Canzone ascoltata: Stevie Wonder, Signed Sealed Delivered I'm yours